Violenza sulle donne a Siena: aumentano le richieste di aiuto al Centro Donna chiama Donna

La proposta di Anna Ferretti per aiutare le donne vittime di violenza

Di Redazione | 23 Dicembre 2023 alle 17:15

Violenza sulle donne a Siena: aumentano le richieste di aiuto al Centro Donna chiama Donna

L’onda lunga della presa di coscienza, del coraggio e della responsabilità sembra non essersi esaurita. La morte di Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato, ha lasciato strascichi anche a Siena. Basti pensare che in un mese sette donne hanno chiesto aiuto al Centro Donna chiama Donna. “Un numero grande  per Siena  – fa notare la consigliera comunale Anna Ferretti – sintomo di un problema che sta emergendo, e questo è positivo, ma che purtroppo non accenna a diminuire. Sono state programmate diverse  iniziative di sensibilizzazione, ultima quella  nelle contrade, ma c’è anche un bisogno concreto e immediato a cui  le istituzioni e  il terzo settore devono rispondere: queste donne, spesso con figli, si trovano sole, in ambienti estranei, senza lavoro e con tanti bisogni materiali”. Arriva così la proposta di Ferretti ai gruppi consiliari e ai consiglieri.  “Tra i regolamenti istituzionali del Consiglio comunale di Siena è presente un articolato che prevede, salvo modifiche il prossimo anno, 400 euro annue a consigliere e 400 euro annue a gruppo consiliare da destinare ad attività formative del consigliere e del gruppo consiliare, giornali, riviste,  cancelleria, e quanto può servire per l’attività politica – spiega – .L’importo complessivo è messo ogni anno regolarmente a bilancio. Ho provato a vedere come consigliere come funzionava l’utilizzo del fondo e mi sono resa conto che non è di facile uso, pertanto presumo che diversi importi, come il mio e quello del mio gruppo, rimangano inutilizzati. Propongo pertanto al presidente del consiglio comunale e ai capigruppo di trovare, se è possibile, la corretta modalità perché in fase di bilancio consuntivo gli importi non utilizzati siano destinati al sociale e vengano spesi per sostenere le realtà come Donna chiama Donna, che ogni giorno sono impegnate ad aiutare  nel concreto le donne vittime di violenza. Tutto questo non avrebbe un costo aggiuntivo per il Comune e sarebbe un segno tangibile della vicinanza della politica verso donne e minori, che si trovano sole e con un futuro complicato davanti”.



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