È il Rione giallo-verde di Caselle ad aggiudicarsi la 22esima edizione del Palio del Boscaiolo di Vivo d’Orcia. La speciale e originale gara di abilità ispirata all’antico mestiere del boscaiolo che ha da sempre rivestito un importante ruolo nell’economia di quel territorio. Una rievocazione inserita all’interno della Festa del Fungo e della Castagna per un appuntamento divenuto ormai fisso per gli amanti di caldarroste, funghi, vin brulé e gastronomia locale. Quella di quest’anno è stata un’edizione particolare per Luca Rossi, storico commentatore del palio e per la prima volta Primo Cittadino del Comune di Castiglione d’Orcia.
“La competizione è stata bellissima – afferma Luca Rossi, Sindaco di Castiglione d’Orcia -, complimenti ai vincitori, agli organizzatori della festa e all’Associazione Palio del Boscaiolo. Per noi è sempre un momento per valorizzare questi territori e per stare insieme. Quest’anno è un’edizione speciale per me, perché quest’anno sono nel doppio ruolo di commentatore e Sindaco, un’emozione ulteriore. Forza, andiamo avanti, questa comunità deve crescere e le nostre realtà hanno un futuro e noi ci crediamo”.
Una vittoria emozionante per il Rione Caselle che torna alla vittoria dopo due anni con una squadra completamente rinnovata e che ha coinvolto tanti giovani che hanno nel cuore un patrimonio identitario e di tradizione che si tramanda da generazioni.
“Ci siamo allenati tantissimo ed è stato bellissimo – spiega la grande emozione dopo la vittoria il capitano della squadra del Rione Caselle -. È una gara dura ma sempre emozionante, soprattutto dopo l’ultima prova perché facciamo la cena ed è un momento in cui stiamo insieme”.
“È un po’ una sorta di miracolo in questi posti così piccoli il fatto che delle tradizioni riescano comunque a mantenersi e a crescere – spiega Fabio Rossi, Presidente dell’Associazione Palio del Boscaiolo -. Vedere vincere il Rione Caselle è stato bello perché era una squadra completamente rinnovata e hanno messo il cuore in una tradizione cosa non scontata. Una riprova che dimostra quanto i giovani abbiano ancora dei valori e ancora credono a quello che è il nostro patrimonio identitario e tradizionale e lo fanno col cuore”.