Oggi un pullman intero (circa 65 persone) è partito da Siena in direzione Roma per unirsi alla manifestazione denominata “il funerale alla lavatrice” in protesta della chiusura dello stabilimento Whirpool di Napoli.
“È andata bene, una manifestazione partecipata e tranquilla accolta dal ministro dello sviluppo economico Patuanelli che ha ribadito che la Whirpool deve ritirare la decisione, chiedere scusa e mantenere i patti che ha con il governo” commenta così ai nostri microfoni Massimo Onori segretario Fiom Cgil Siena il corteo della Whirlpool che ha raggiunto la sede del Mise. Un corteo pacifico al grido:”La gente come noi non molla mai”.
Mercoledì 9 Ottobre, intanto, il presidente del consiglio Conte incontrerà una delegazione. Presente anche il sindaco Luigi De Mossi, l’unico sindaco di una delle città coinvolte. “Ci riempie di orgoglio – afferma Massimo Martini segretario provinciale UILM- . Cantava e urlava per protestare con i lavoratori”.
Non può infatti rimanere in disparte Siena, la preoccupazione che anche la sua sede venga inserita nel piano di chiusura e spostamento delle sedi è concreta. I lavoratori non ci stanno e saranno disposti a mettersi a parlare con Whirpool solo in caso di passo indietro di quest’ultima.