Whirlpool, è il giorno della protesta a Roma, anche Siena davanti al Mise

Di Redazione | 4 Ottobre 2019 alle 10:23

Whirlpool, è il giorno della protesta a Roma, anche Siena davanti al Mise

Sciopero di 8 ore in tutto il gruppo e lavoratori in presidio davanti al ministero dello Sviluppo economico contro il piano di cessione dello stabilimento di Napoli

Scendono in piazza a Roma anche le sigle sindacali senesi, insieme ai lavoratori di Whirlpool , per protestare contro il piano di cessione dello stabilimento di Napoli annunciato nelle scorse settimane. Nel giorno del nuovo sciopero di 8 ore in tutti gli stabilimenti italiani, nella Capitale sono giunti almeno mille lavoratori che resteranno in presidio sotto le finestre del Mise, sede della trattativa che da metà maggio impegna con alterne vicende il governo. Insieme a loro anche il sindaco di Siena Luigi De Mossi.

La protesta nasce contro la decisione dell’azienda di avviare la procedura di cessione dello stabilimento di Napoli a Prs (Passive Refrigeration Solutions), società con sede legale a Lugano. Un atto in aperta violazione dell’accordo di ottobre 2018, rivendicano i sindacati, che chiedono all’azienda di ritirare la procedura e sedersi al tavolo per ripartire dall’accordo di ottobre scorso che parlava “di investimenti e non di cessioni”. Quello di oggi è il secondo sciopero di otto ore nell’arco di due settimane (i lavoratori hanno già incrociato le braccia il 25 settembre in tutti gli stabilimenti Whirlpool in Italia). Anche i lavoratori di Siena sono preoccupati: “Se la Whirlpool dovesse continuare verso la decisione di vendere Napoli, potrebbe essere a rischio anche lo stabilimento senese”, come ricorda Massimo Onori, Fiom Cgil . Al corteo prendono parte i segretari generali di Fiom, Fim e Uilm, Francesca Re David, Marco Bentivogli e Rocco Palombella. Atteso il numero uno della Cgil, Maurizio Landini.

Simona Sassetti



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