Un dipendente del sito senese di Whirlpool da oltre 20 anni sarebbe stato licenziato per aver preso un pezzo, da lui ritenuto di scarto, dalla fabbrica. E’ una vicenda che risale alla scorsa settimana e resa nota dalla Fim Cisl che sostiene la causa del lavoratore e ritiene eccessivo e fuori da ogni logica il provvedimento preso da Whirlpool.
“Per il gesto abbiamo condiviso la sospensione da cinque giorni della persona, poi il licenziamento è eccessivo e fuori ogni logica – ha detto il segretario Fim Cisl di Siena Giuseppe Cesarano -. Nell’audizione che abbiamo avuto con l’azienda abbiamo sottolineato che il lavoratore non è recidivo, non ha mai avuto contestazioni disciplinari. Il pezzo in questione è un gruppo di continuità che genera corrente, da circa 100€. Il lavoratore dice di averlo preso perché l’ha visto accantonato vicino alla spazzatura. A me preme sottolineare la scarsa sensibilità dell’azienda, si parla di una persona di 60 anni, padre di famiglia, che lavora lì da 25 anni”.
Il sindacato ha impugnato il licenziamento e se l’azienda non dovesse tornare sui suoi passi potrebbero essere organizzate manifestazioni a sostegno del lavoratore.
“Inviteremo l’azienda all’ufficio provinciale del lavoro con la speranza che ritiri il licenziamento – ha spiegato Cesarano -. In questi giorni valuteremo con i lavoratori le iniziative a sostengo del collega. Scriverò alle istituzioni locali per avere anche la loro solidarietà. L’azienda si è limitata a dire che ritirerà la denuncia penale, erano stati avvertiti i carabinieri di quanto accaduto. Il lavoratore ribadisce di aver preso il pezzo e ammette l’errore ma pensava fosse di scarto e comunque non ha danneggiato niente e nessuno”