Dopo mesi di lockdown e chiusura la zona di Pantaneto, da sempre centro della “movida” senese, è tornata ad accogliere tantissimi giovani, soprattutto studenti, che passano le loro serate nei locali della via. Tutto nella norma, se non fosse che gli stessi sembrano aver ripreso le vecchie abitudini di utilizzare le vie adiacenti come veri e propri orinatoi, senza alcun tipo di pudore o di rispetto per chi vive o anche semplicemente passa da quella zona.
Anche ieri sera, così come ogni venerdì e sabato, la zona tra via di Pantaneto, via di Follonica, via Sallustio Bandini e Piazzetta Virgilio Grassi è stata presa come orinatoio dai giovani che stavano frequentando i locali della zona. Non si tratta di un paio di casi isolati, ma di tanti uomini e donne che si sono recati nella vie per svuotare la vescica, dando luogo a uno spettacolo non certo piacevole. A questo si unisce poi l’abbandono di rifiuti: bottiglie, lattine, bicchieri e tanto altro si accumula ai lati della strada.
La situazione, che si era fermata nel periodo delle restrizioni da Covid, va avanti però ormai da qualche anno. Residenti e contradaioli del Leocorno, la cui società si trova proprio nella Piazzetta, luogo più gettonato per gli incivili atti sopracitati, combattono giorno dopo giorno per risolvere questo problema che sembra però ben lontano dal trovare una soluzione. E pensare che nel comune di Siena i padroni dei cani sono obbligati a portarsi dietro una bottiglia d’acqua per pulire i bisogni degli amici a quattro zampe, ma la stessa regola, a quanto pare, non vale per le persone, i cui bisogni sono certamente più sgradevoli e ingombranti.
La protesta aumenta non solo da chi vive nella zona, ma anche da chi è semplicemente di passaggio in un luogo centralissimo del centro storico senese, e che deve assistere a scene contrarie al pubblico pudore e subire anche odori non certo gradevoli, il tutto non a notte fonda, ma a partire anche dalla mezzanotte se non prima, quando il passaggio di persone nella via è ancora consistente.